Il lago Trasimeno delimita l’Umbria più mediterranea. Migliaia di piante di olivo contornano uno specchio d’acqua che prende il nome dal principe di una bellissima leggenda.

Un paesaggio incantato fatto di secolari alberi di Dolce Agogia, unico luogo al mondo in cui possiamo trovarla. La presenza di antichi frantoi raccontano di una attività che in passato ha contribuito a dare forza e valore all’agricoltura di queste colline.

Passeggiando in questi luoghi si percepisce l’equilibrio che si è stabilito tra uomo e natura, uccelli acquatici e terrestri, erbe spontanee, specie coltivate antropizzate da secoli vengono gestite con sapiente rispetto dagli agricoltori che rendono viva l’attività agricola locale.

ANGELA CANALE, DR. AGRONOMA 

Oggi più di ieri l’olivo è la pianta che domina nel paesaggio e rappresenta la specie coltivata quasi da tutte le aziende agricole presenti.

Questo olio umbro nasce nei colli del Trasimeno, una delle cinque sottozone che compongono la DOP Umbria, garanzia di qualità e provenienza, che rafforza e certifica una qualità indiscussa e apprezzata da tutti i mercati.

20 ettari di oliveti sono la superficie dell’azienda Val di Chio. Ordinati filari sapientemente coltivati secondo il disciplinare imposto dalla DOP, vengono raccolti meccanicamente in un intervallo di pochi giorni, quando le olive mostrano la maturazione ideale per estrarre un olio dalle caratteristiche organolettiche tipiche di un grande olio, dove il contenuto di sostanze fenoliche e le note fruttate erbacee ne consentono una apprezzata riconiscibilità.

Vuoi conoscere meglio le caratteristiche della DOP Umbria? Leggi online “Umbria: protezione di un’origine“.

Ti consigliamo anche la lettura del blog sull’olivocultura di Angela Canale.